Storie di mamme afghane e dei loro bambini, di giovani donne che hanno potuto realizzare il sogno di diventare infermiere e dottoresse; il racconto dell’essere donne e madri in un paese complesso come l’Afghanistan: fino al 9 gennaio 2022, gli Ipogei Motta, complesso sotterraneo situato presso gradinata San Bartolomeo, 46 (via Ridola), ospitano la mostra “Afghana”, frutto del reportage fotografico di Laura Salvinelli, fotografa italiana che, attraverso i suoi scatti, racconta la storia delle dottoresse, delle infermiere e delle pazienti che hanno partorito nel centro di EMERGENCY dedicato alla maternità ad Anabah, nella Valle del Panjshir.
Nel viaggio fotografico di Salvinelli si incontrano i visi sorridenti di varie donne: di Zarghona, che ha dato alla luce il primo figlio maschio; di Kemeya, alle prese con il suo quinto cesareo; delle donne nomadi Kuchi, durante uno dei loro passaggi stagionali nella Valle. E ancora, di Asuda che, grazie al Centro di maternità di EMERGENCY, ha potuto studiare e formarsi per diventare ostetrica; di Marja, che ha iniziato a lavorare in Afghanistan con EMERGENCY nel 1999; di Monika e Keren, medical coordinator e ginecologa, che esprimono tutta la loro felicità per i tanti bambini che hanno visto nascere.
“Il reportage sul Centro di maternità ad Anabah nella Valle del Panshir è stato per me come un ritorno a ‘casa’ – racconta Laura Salvinelli – ‘Casa’ è per me l’Afghanistan, luogo della mia anima e ‘casa’ è l’impegno di EMERGENCY contro la guerra e in difesa dei diritti umani. Ho lavorato in un mondo in cui fotografare le donne è un tabù e mi sono caricata del ruolo dell’elefante in un negozio di cristalli. Ho combattuto per mostrare nel nostro mondo le foto del parto, che violano un altro tabù, quello del sangue della vita e del corpo reale delle donne. Mi sono posta in continuazione la domanda di tutti i fotografi: se sia giusto entrare nell’intimità degli altri. Credo che la risposta, sempre diversa, dipenda da perché e da come si fa – l’importante è che quella domanda lavori sempre dentro di noi.”
Informazioni su “Afghana”
Le fotografie esposte nella mostra sono di Laura Salvinelli, i testi di Virginia Vicario, l’allestimento di Edoardo Delle Donne. L’esposizione è stata organizzata dal Circolo Culturale La Scaletta con il patrocinio della Regione Basilicata e del Comune di Matera. L’evento è supportato dai Volontari Open Culture 2019.
Orari e modalità di ingresso
L’ingresso alla mostra sarà libero con i seguenti orari:
- dall’11 al 23 dicembre dalle ore 16.00 alle ore 20.00;
- sabato e festivi dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00;
- dal 24 dicembre al 9 gennaio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
Sarà necessario esibire super Green Pass valido, secondo le vigenti norme anti Covid-19.
Biografia della fotografa Laura Salvinelli
Laura Salvinelli nasce nel 1961 e inizia a lavorare come fotografa nel 1982. Attratta dalla leggerezza e dalla bellezza, è prima fotografa di scena per il cinema e di ritratti fotografici per attori e musicisti. Nel 1989 inizia a viaggiare in Asia: da allora lavora anche come fotoreporter e reporter. L’11 settembre 2001 rappresenta per lei una svolta: il desiderio a lungo covato di porre l’estetica a servizio dell’etica, mettendosi a disposizione del mondo umanitario, non è più procrastinabile. Appena può parte per l’Afghanistan e realizza reportage – di cui spesso cura anche i testi – dall’Asia e dall’Africa, collaborando con diverse organizzazioni umanitarie.