Riceviamo e pubblichiamo volentieri il comunicato stampa dell’Associazione “Karl Marx 2018“- Museo del Comunismo e della Resistenza di Matera in merito alle celebrazioni del 25 Aprile presso questo interessante museo materano.
Buona lettura.
25 APRILE. AL MUSEO DEL COMUNISMO E DELLA RESISTENZA C’E’ UN ALTRO MODO DI CELEBRARE L’ANTIFASCISMO SENZA RETORICA: ECCO COME
In occasione della Festa della Liberazione, martedì 25 aprile saremo eccezionalmente aperti con orario 10.30 – 12.00 e 17.00-19.00. Ultimo ingresso alle 18.30 per chiunque volesse visitare il Museo e capire davvero cos’è stata la Resistenza partigiana senza pregiudizi di sorta, quale evento fondamentale per la costruzione dell’Italia di oggi.
Il Museo del Comunismo e della Resistenza è un luogo in cui sentirsi a casa. È un luogo di domande, di possibilità, di coraggio. È l’unico Museo urbano del sud che racconta oggi la lotta di liberazione dal nazifascismo attraverso testimonianze, foto, materiale documentario e rari cimeli d’epoca.
Ebbene, è un Museo capace di raccontare, ma anche di ascoltare. Non solo perché l’atto stesso del racconto è aperto all’incontro, presuppone sempre un “altro” in ascolto, lo interpella e sollecita, trasforma il visitatore in partecipante. Il museo è capace di ascoltare soprattutto nel momento in cui riconosce i visitatori che di volta in volta coinvolge (che siano giovani o adulti, italiani o stranieri, studiosi, “semplici” cittadini o persino individui che un museo non l’hanno mai visto in vita loro), innanzitutto come persone, ognuna portatrice di vissuti, saperi, memorie, sguardi. In una parola sola: di mondi. E riconosce che questi mondi sono tanto importanti quanto quelli custoditi ed esposti in buon ordine dentro le sue sale e le sue vetrine. Perché senza i primi, i secondi ammutoliscono, svuotandosi di significato.
La popolazione parla e discute, il nostro Museo è l’orecchio in ascolto. Allora, se pensate che il 25 aprile di oggi e di domani, quale data della Liberazione dal nazifascismo debba essere celebrato in modo diverso, anche a Matera, da quello più tristemente diffuso (e ormai fiacco), che consiste nella retorica di appellarsi a un antifascismo di maniera, quindi soltanto formale (qualche bandiera dell’Anpi provinciale, messa parrocchiale, deposizione di corone di alloro davanti al solito cippo, la sterile autoreferenzialità dei discorsi lunghi e noiosi pronunciati dalle autorità, parate delle associazioni combattentistiche etc.), venite a trovarci al Museo che ha orecchie per ascoltare le vostre parole antifasciste, le vostre storie della Resistenza.
Storie per ricordare ieri, capire l’oggi, cambiare il domani.