A dieci anni dalla scomparsa dell’architetto Beniamino “Mino” Contini, il 16 settembre la Cooperativa “Maecenatis – Arch. Beniamino Contini” inaugura una collettiva d’arte di cinque artisti di fama nazionale e internazionale a Palazzo Lanfranchi. La mostra, intitolata “Mino Contini: architetto mecenate ieri e oggi“, celebra l’arte, una delle più grandi passioni di Contini.
La mostra sarà aperta fino al 16 ottobre 2022 dal lunedì alla domenica, dalle 9.00 alle 20.00.
Le opere esposte e gli artisti coinvolti
Le opere esposte provengono in parte dalle collezioni private di Beniamino Contini ed Emanuele Coretti, organizzatore insieme a Mino degli eventi d’arte, unite a cinque nuove opere, una per ogni artista della collettiva, realizzate ad hoc per questo evento.
Gli artisti Alain Bonnefoit, Giovanni Maranghi, Francesco Nesi, Nico Paladini ed Enrico Paolucci – di cui mostriamo alcune opere nella galleria seguente, gentilmente offerta dagli organizzatori della mostra – tornano a esporre a Matera proprio per celebrare il legame affettivo con Mino e il legame spirituale che li lega alla città.
Qui di seguito vi proponiamo, in anteprima, le biografie degli artisti.
Alain Bonnefoit
Pittore, incisore e scultore, nasce a Parigi nel 1937. Dal 1953 frequenta l’École des Arts Appliqués e dal 1956 l’École des Beaux Arts di Parigi poi, dal 1959, anche l’École des Beaux Arts di Bruxelles (sezione “Incisione e scultura”). Dal 1961 pratica per due anni lo studio dello scultore Volti, che diventerà suo maestro d’arte e di vita. Nel 1964 approda alla forma d’espressione che lo ha poi reso famoso, il nudo femminile. Nel 1965 si trasferisce in Toscana, pur mantenendo il proprio studio di Parigi. Il suo primo viaggio in Giappone avviene nel 1973: un’esperienza che lo segna profondamente. Lì scopre e studia la tecnica del sumi-e, che approfondisce tornando spesso in Oriente e di cui oggi è maestro. In questi suoi quarant’anni di carriera, Bonnefoit ha sperimentato i più diversi mezzi espressivi: dalle tecniche miste su carta intelata, ai dipinti ad olio, alle litografie ed incisioni originali, ai suoi eleganti sumi-e fino alla scultura.
Giovanni Maranghi
Nasce nel 1955 a Lastra a Signa, in provincia di Firenze. Svolge i suoi studi nel capoluogo toscano, dove si diploma presso il Liceo Artistico “Leon Battista Alberti” per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura dell’ateneo fiorentino. Alterna gli studi da universitario con la frequentazione dei corsi di nudo libero presso l’Accademia delle Belle Arti. Frequenta in quegli anni artisti del calibro di Primo Conti, Lucio Venna e Paulo Ghiglia.
Francesco Nesi
Nasce nel 1952 a San Casciano Val di Pesa. Attualmente vive e lavora a Tavarnelle Val di Pesa. Pittore autodidatta, il suo amore per l’arte lo ha spinto a dipingere sempre, e nel tempo la sua dedizione si è tradotta in un vero e proprio impegno, dove la passione può finalmente prendere spazio e tempo totale. Così è diventato un vero e proprio lavoro, e Nesi è un pittore a pieno titolo.
Nico Paladini
Nasce a Empoli nel 1949. Fin da bambino manifesta una spiccata tendenza verso il disegno e il colore: tale inclinazione orienterà i suoi studi verso le materie artistiche. Frequenta il Liceo Artistico di Savona e Firenze, abbandonando questi studi per diplomarsi poi nel 1970 all’Istituto d’Arte di Siena. Successivamente frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze: in quel periodo stringe amicizia con i suoi Maestri, i pittori Loris Fucini e Virgilio Carmignani. Pochi anni prima, aveva conosciuto lo scrittore Peter Kolosimo durante un singolare viaggio a Torino: affascinato dalle teorie fantastiche di Kolosimo sull’origine della civiltà, Paladini orienta la sua iniziale produzione artistica in senso surrealista.
Enrico Paolucci
Nasce a Pienza. Dopo essersi laureato in legge all’Università di Siena decide di seguire la propria vocazione Artistica. Fin dall’inizio rappresenta uno stile artistico del tutto personale Dapprima si dedica all’arte della creta ma ben presto passa a trattare la carta pesta, che diventerà il suo materiale preferito Con questa tecnica, da lui riveduta, realizza sculture e pannelli in bassorilievo.