ICOM cambia la definizione di museo: novità e prospettive

Hostia: Pier Paolo Pasolini in mostra a Palazzo Lanfranchi

Qualche giorno fa, l’ICOM – International Council of Museums ha modificato l’Art. 3 del suo statuto, aggiornando la definizione di museo. Secondo ICOM – che rappresenta il maggiore organismo internazionale in rappresentanza dei musei di tutto il mondo – un museo è, appunto,

un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.

Una svolta epocale per i musei

Tale aggiornamento rappresenta una svolta epocale, per gli addetti ai lavori, e al tempo stesso una naturale evoluzione del concetto di museo: si passa, in definitiva, dall’idea di museo come istituzione austera, statica e poco avvezza alla dinamicità dei tempi a una rivoluzione in termini di funzioni e scopi: non più quindi, un contenitore stantio di beni culturali ma un vero e proprio laboratorio creativo partecipato da privati e istituzioni, dove cittadini e Pubblica Amministrazione svolgono insieme lavoro di ricerca e interpretazione nei confronti delle realtà storiche, culturali e scientifiche che essi rappresentano.



Liceità dello scopo di lucro

Ci trova d’accordo, in parte, il passaggio della nuova definizione di museo riferito all’assenza di qualsiasi scopo di lucro: benché consci che l’aggiornamento della definizione riguardi soprattutto i musei statali – a cui lo scopo di lucro non è richiesto né previsto – in una visione più ampia e volta ad allargare il concetto di museo anche alle iniziative private (ve ne sono tante, sia a Matera che in tutto il nostro paese), riteniamo lecita e da incoraggiare l’ambizione privata di creare un’impresa culturale, sostenibile e autonoma, attraverso l’istituzione di un museo che, per quanto privato, possa essere in grado di assolvere gli stessi compiti dei musei statali, divenendo importante risorsa per tutta la comunità in cui il museo è stabilito.

Non più musei ma laboratori condivisi di creatività e cultura

Come redazione di MuseiMatera ci siamo sempre espressi a favore di questa idea di museo, concepito non più come mero contenitore di bellezza ma laboratorio condiviso di creatività, dove tornano protagoniste le popolazioni – autoctone e non – che usufruiscono degli spazi e delle proposte artistiche e culturali partecipando attivamente alla creazione di nuove ed entusiasmanti possibilità di crescita di una intera comunità.

L’evoluzione prossima di MuseiMatera

È anche per tale motivo che stiamo lavorando alla rielaborazione, concettuale e organica, del nostro progetto editoriale, volto sempre più a diventare punto di riferimento locale per idee, eventi, riflessioni e proposte in ambito artistico e culturale cittadino, non più al solo interno dei musei ma anche in gallerie d’arte, spazi espositivi e studi creativi, supportando anche questi luoghi alla diffusione delle loro proposte creative. Nelle prossime settimane, sapremo darvi ulteriori informazioni.

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