Dal 15 dicembre 2021 al 27 febbraio 2022 il Museo Ridola propone un viaggio all’interno del patrimonio immateriale alimentare della Regione Basilicata con la mostra esperienziale “Geoportale della Cultura Alimentare: cibo e territorio lucano”.
Il percorso narrativo della mostra accompagna lo spettatore con pannelli espositivi e strumenti multimediali, alla scoperta di tre macro aree tematiche dedicate al cibo, di cui si indaga il rapporto fra storico e contemporaneo, fra sapori e migrazioni, fra socialità e gioco. La tappa finale propone un’esperienza interattiva che permette all’utente di vivere o ri-vivere i contesti eno-gastronomici legati alle eccellenze protagoniste della mostra: un’installazione dove il visitatore è invitato a vivere un’esperienza di realtà immersiva caratterizzata da un forte impatto emozionale e fruibile attraverso visori di realtà virtuale.
La scelta del Museo Ridola è legata al cospicuo numero di preziosi manufatti, come i timbri del pane, che il museo materano custodisce ed è anche il luogo scelto per ospitare questa mostra del Geoportale sulla cultura alimentare lucana, in virtù della mission condivisa di valorizzazione del patrimonio demoetnoantropologico del territorio.
Il progetto ha come ambito di riferimento anche i comuni di Grottole, Miglionico, Pomarico, Ferrandina, Grassano, Salandra, Pisticci, Irsina.
Con questa mostra, il Museo Nazionale di Matera amplia la propria offerta di eventi da non perdere: ricordiamo, infatti, che presso il Museo Ridola e Palazzo Lanfranchi sono in corso, rispettivamente, le mostre “Da Matera a Pompei” e “Fronteversismo“,
Cos’è il Geoportale della Cultura Alimentare
Nato con Expo2015 per volontà del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, il Geoportale ha l’obiettivo di raccogliere, produrre e divulgare la cultura etnoantropologica legata al cibo.
Il progetto scaturisce dalla volontà di condividere in un’unica identità digitale gli archivi documentali presenti sul territorio nazionale connessi al cibo, con lo scopo di contribuire allo sviluppo dei territori su base turistico-culturale. Quest’insieme di dati raccolti inizialmente a scopo scientifico si sono trasformati, attraverso il Geoportale, in un bene accessibile al pubblico.
L’intero progetto è il risultato di un lavoro di ricerca e sviluppo condotto dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Inoltre, negli anni, hanno contribuito alla sua crescita altri Enti quali la Regione Umbria e l’Ente Regionale Patrimonio Culturale della Regione.