Fino a martedì 5 luglio 2022 gli Ipogei Motta di Matera ospitano la mostra “Pasolini 1922-2022“, evento organizzato dal Circolo La Scaletta per celebrare il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.
La mostra è stata ideata dalla curatrice Marina Sonzini e curata da Edoardo Delle Donne con la stessa Sonzini. L’esposizione fa dialogare il Cristo del regista, poeta, scrittore e drammaturgo friulano con quello raffigurato nelle ambrotipie del fotografo e fotoreporter Danilo Mauro Malatesta (Sindone di Vetro, Schegge Mistiche, De Secunda Pietate).
Opere esposte in “Pasolini 1922-2022”
La mostra propone una serie di opere artistiche, grafiche e oggetti dell’epoca legate a Pasolini, fra cui:
- locandine originali del film “Il Vangelo secondo Matteo“;
- gli scatti di Domenico Notarangelo durante le riprese del film a Matera;
- quattro opere dell’artista David Parenti;
- diversi disegni su carta dell’artista Francesco Tonarini;
- un banco ottico Tailboard;
- alcune ambrotipie del fotografo e fotoreporter Danilo Mauro Malatesta;
- una cinepresa Arriflex simile a quella con cui Pasolini girò il film;
- una bicicletta appartenuta a Pasolini e donata dallo stesso a un amico romano che lo aveva aiutato a imbiancare la sua prima casa romana.
Gli ospiti in programma
La mostra, che è stata esposta lo scorso mese di marzo nell’Oratorio di Santa Silvia, nel quartiere Celio di Roma, con il titolo “Silentium – Oltre il Vangelo Secondo Matteo”, si arricchisce a Matera di altri eventi legati alla presenza di prestigiosi registi e scrittori che ricordano il Pasolini uomo e artista. In occasione delle cinque settimane di apertura della mostra, interverrano a Matera:
- il regista spagnolo Miguel Angel Barroso, col suo “Pier Paolo“, che ripercorre i luoghi della vita del poeta;
- il saggista Georgios Katsantonis;
- la giornalista d’inchiesta Simona Zecchi, i cui due libri “Massacro di un poeta” e “L’inchiesta spezzata” hanno indagato a fondo i misteri dietro l’omicidio di Pasolini;
- il grande storico del cinema Piero Spila, che quest’anno ha curato il volume “Tutto Pasolini“;
- l’antropologo Nicola Feruglio, che terrà una lezione sul Cristo sociale di Pasolini;
- il regista Enzo De Camillis col suo docufilm “Un intellettuale in Borgata“, in cui Leo Gullotta legge “Io so…”.
A chiudere l’articolato programma dell’evento la proiezione del docufilm “Ladro di Anime” di David Grieco, dedicato a Mimì Notarangelo, e del film “Macchinazione“, in cui uno straordinario Massimo Ranieri interpreta Pasolini.
Insomma, la mostra offre un ricco programma culturale dedicato a Pasolini non solo con il prezioso materiale audiovisivo esposto ma anche con la presenza di prestigiosi registi e scrittori. L’appuntamento segue altri due eventi già organizzati dal Circolo La Scaletta per ricordare il grande regista e poeta: In anticipo sulla vita vera, il cinema di Pier Paolo Pasolini (5 marzo) e Pier Paolo Pasolini e i suoi Sassi – varianti poetiche e variazioni cromatiche, (8 aprile).
La visita di Musei Matera alla mostra “Pasolini 1922 – 2022”
di Carlo Magni
Accompagnato dalla gentilissima curatrice della mostra, Marina Sonzini – grazie alla quale ho scoperto alcuni tratti inediti di Pasolini e delle persone che hanno fatto parte della sua vita – ho visitato la mostra “Pasolini 1922- 2022” spinto dal desiderio di approfondire la conoscenza di un uomo che, ritengo, abbia incarnato una vera e genuina figura di intellettuale, così affascinato dalla vita delle borgate romane tanto da immergersi completamente nel flusso di vite e storie che esse esprimevano, in un’Italia che faceva i conti con la voglia di riscatto ancorata agli abissi del disagio, sociale e politico, che il Paese viveva.
Le opere esposte all’interno degli Ipogei Motta raffigurano Pasolini nelle sue pose più o meno famose, mischiando la sacralità di immagini religiose con la sua profonda – e per alcuni profana – umanità. Alcune opere, ad esempio, fanno incontrare il corpo Pasolini con quello del Cristo sindonico; in altre, Pasolini viene raffigurato come antieroe caravaggesco e lo spettatore è chiamato ad abbandonare ogni ritrosia verso l’umana sensazione di essere potenti e deboli dinanzi al pensiero dominante (un masso intellettuale che schiaccia o rende immortali).
Io non sono affatto un profondo conoscitore della vita e delle opere di Pasolini: quello che so l’ho appreso dalla devozione di mia sorella per il poeta e regista friulano. Ogni volta che approccio una sua opera, un suo film, una sua intervista o un suo scritto penso che la sua capacità di analizzare la realtà, anticiparla e rappresentarla con immagini e parole dovrebbe essere studiata a scuola.
“Pasolini 1922 – 2022” rappresenta, in sostanza, una di quelle lezioni propedeutiche allo studio di una figura umana che, con il suo pensiero e le sue opere, tanto ha da offrire all’esercizio di pensiero e analisi della realtà.