Riceviamo e pubblichiamo la nota di Francesco Calculli, direttore del Museo del Comunismo di Matera:
In esposizione un rarissimo album fotografico commemorativo emesso nel 1967 per ricordare il 50° anniversario della rivoluzione russa.
Era il 1967 quando i massimi dirigenti del PCUS e il glorioso popolo dell’Unione Sovietica celebravano il cinquantesimo Anniversario della Grande Rivoluzione d’Ottobre, ovvero i 10 giorni che nel 1917 sconvolsero il mondo, a cui John Reed – giornalista e militante comunista americano – dedicò il suo famoso libro pubblicato nel 1919 e intitolato proprio “I dieci giorni che sconvolsero il mondo”, sugli avvenimenti della Rivoluzione.
In tale occasione persino la RAI trasmise per la prima volta in diretta e in eurovisione, le oltre due ore dell’imponente parata militate, e del corteo civile in onore di Lenin e della Rivoluzione, che il 7 novembre del 1967 si svolsero sulla Piazza Rossa a Mosca. A partecipare alle solenni celebrazioni, c’era anche una folta delegazione del Partito Comunista Italiano, con in testa il segretario Luigi Longo.
Al termine delle celebrazioni, prima di rientrare in Italia, a ciascuno dei compagni italiani invitati, fu donato dal presidente sovietico Leonid Breznev un album fotografico commemorativo come ricordo indelebile della loro partecipazione al grandioso evento. Ed è con grande orgoglio che possiamo annunciare ai nostri tanti estimatori e visitatori, che uno di questi rarissimi album (probabilmente l’unico ancora in circolazione) è diventato un importante e prezioso cimelio della nostra esposizione museale.
L’album riporta, sulla copertina rossa, la scritta “50 Anni di Potere Sovietico (50 лет Советской власти)” e contiene 30 grandi e magnifiche fotografie originali che illustrano – meglio di tanti libri di storia e documentari sulla Rivoluzione Russa – quello che è stato il “secolo breve”, quando a contrapporsi erano due grandi visioni del mondo e il duello tra le due ideologie antagoniste comunista e capitalista segnava le battaglie del ‘900, contrariamente a quanto accade al giorno d’oggi dove, come scrisse profeticamente Umberto Eco, “la lotta ha luogo tra grandi multinazionali, non tra demoni ed eroi“