A partire da lunedì 15 giugno, nel pomeriggio, riapre al pubblico anche la Casa Museo “Storia del Comunismo e della Resistenza Antifascista”, dopo tre mesi di stop obbligato a causa del lockdown provocato dal covid-19.
La struttura, sita in via Gattini, riapre proponendo una nuova e interessante iniziativa. Scopriamo di cosa si tratta attraverso le parole del Direttore della Casa Museo, Francesco Calculli.
Per tutto il difficile periodo dell’emergenza sanitaria in cui siamo stati chiusi, tante volte abbiamo pensato a come ripartire con il Museo dopo lo shock da coronavirus, alla prima cosa da fare «dopo»; a una bella iniziativa da proporvi quando finalmente avremmo riaperto il nostro Museo, che fosse anche un nuovo e coinvolgente progetto scaturito dalla riflessione sulla libertà e sulla nuove «Resistenze» alla costrizione imposta necessariamente proprio durante i terribili giorni di quarantena, da provare e mettere in pratica.
Il Museo del Comunismo riparte con il Diario Rosso
Lo sapete, non siamo gente che molla facilmente e anche questa volta abbiamo deciso di andare avanti con l’iniziativa del DIARIO ROSSO di “Casa Museo Storia del Comunismo e della Resistenza”, nel nome di Che Guevara, simbolo rivoluzionario per eccellenza, che vuole essere un segno della voglia di ripartire e di uscire da un periodo che ha provato il mondo intero.
Un piccolo segnale che speriamo venga raccolto da tante persone per riuscire a dimostrare, ancora una volta, la grande passione culturale e ideale che da sempre contraddistingue e anima il nostro Museo.
Diario Rosso: descrizione dell’iniziativa
Ogni visitatore, «viandante», che verrà a trovarci potrà decidere di fermarsi un attimo a scrivere considerazioni, impressioni, emozioni, suggestioni sulla sua prima visita guidata al nostro Museo.
Il Diario Rosso del “Che” è soprattutto un’ottima occasione di “essere qui ora”, uno spazio libero dove scrivere e condividere senza censura e la pressione dei giudizi esterni i vostri pensieri, riflessioni filosofiche, congetture, e descrizioni dettagliate di quello che succede e di cose avvenute prima. Un luogo delle vostre storie, per lasciare un segno duraturo e forse rivoluzionario sul modo di pensare e di rapportarci ai cambiamenti della realtà quotidiana in tempi di pandemia.
All’origine di questa nostra iniziativa c’è dunque l’idea del diario che diventa un grande autoritratto collettivo quando tante storie e riflessioni individuali convergono in un unico racconto comune.
Magari, quando e se verranno tempi migliori, potremmo farlo pubblicare come fosse un album da sfogliare che riporti le esperienze vissute e le emozioni a esse collegate, e di cui sceglieremo insieme un bel titolo.
Noi abbiamo scritto le prime pagine: adesso tocca a voi!
Vi aspettiamo numerosi!