Tanto peggio, tanto meglio: la residenza artistica di Sandra Hauser al Musma

Tanto meglio, tanto peggio - Residenza artistica di Sandra Hauser al MUSMA

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Quando

Dal 17.11.2019 al 16.02.2020

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Dove

MUSMA

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Orari

Da martedì a domenica: 10:00 – 18:00

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Ingresso

Mostra temporanea + collezione

Biglietto intero: € 5.00
Biglietto ridotto: € 3,50 [/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section][et_pb_section fb_built=”1″ _builder_version=”4.0.6″][et_pb_row _builder_version=”4.0.6″][et_pb_column type=”4_4″ _builder_version=”4.0.6″][et_pb_text _builder_version=”4.0.6″ hover_enabled=”0″]

Domenica 17 novembre 2019, a partire dalle 10, il MUSMA presenta il progetto Tanto peggio, tanto meglio, ideato dall’impresa culturale Synchronos, vincitore del bando Programma Residenze di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

A “risiedere” presso il MUSMA è stata l’artista tedesca Sandra Hauser, invitata da Synchronos a pensare a un’opera d’arte pubblica che interpretasse la storia passata e presente di Matera, rendendo omaggio al territorio lucano ed entrando in contatto con la comunità per renderla partecipe di una creazione collettiva. Ne è nata un’installazione che prende per mano lo spettatore, conducendolo in luoghi che incrociamo e attraversiamo quotidianamente, ma di cui spesso non conosciamo le vicende passate.

Nel corso della residenza, durata un mese (dal 15 ottobre al 15 novembre 2019), Sandra Hauser ha lavorato a stretto contatto con il sarto ivoriano Sy Savane Ibrahim, della Silent Academy del Sicomoro per produrre sette sipari in sette tessuti e colori diversi da posizionare in sette luoghi della città e dei suoi dintorni. Ai laboratori hanno partecipato alcuni ospiti della Residenza Brancaccio (Rina Pentasuglia, Mariangela Caruso e Nicoletta Papapietro) e fondamentale è stato l’intervento di due sarte materane (Maria Nicoletti e Nicoletta Papapietro), eredi dell’antica tecnica della sartoria, fortemente radicata e praticata nella storia dell’artigianato materano.

Tanto peggio, tanto meglio: un titolo militante, quello scelto dall’artista, citazione di un articolo dell’anarchico Errico Malatesta, motto di origine marxista, che incita al miglioramento della propria condizione. La Hauser, poliedrica sperimentatrice di differenti linguaggi, ha tratto linfa dalla straordinaria continuità storica delle tradizioni che si sono succedute nel territorio, venendo a contatto con le storie e le leggende di chi a Matera ha sempre vissuto e con l’esperienza di Sy Savane Ibrahim, arrivato nella città dei Sassi in tempi recenti, portando con sé un preziosissimo bagaglio di abilità e conoscenze.

Un creativo scambio di idee e di emozioni ha caratterizzato la residenza; un “matrimonio” tra culture diverse ha aperto uno spazio comune di lavoro e ideazione.

 

Sette sipari, multiple emozioni

I sette sipari si impongono allo spettatore come vere e proprie opere scultoree, realizzate alcune in seta, delicate e trasparenti trame mosse dal vento, altre con tessuti più spessi, i cui colori e i cui insoliti drappeggi si armonizzano o pongono in contrasto con ciò che li circonda.

Le opere racchiudono un alone di mistero e, in chi vi si accosta, infondono un’aura di delicato incanto: sipari aperti e “silenziosi”, che avvolgono e dischiudono una breccia del pensiero, fanno luce su uno spazio fisico che possa dare avvio ad azioni sceniche o su uno spazio mentale che rappresenti il punto di partenza per un semplice momento di pausa e di riflessione.

Grazie alla collaborazione dell’Impresa culturale Synchronos con il tavolo territoriale Land Art 50, la presentazione vedrà la partecipazione di Pasquale Ninì Santoro, autore dei meravigliosi cancelli d’artista del MUSMA.

 

Percorso di visita di Tanto meglio, tanto peggio

Il percorso di visita si articolerà dai Sassi al Borgo La Martella, dal MUSMA a quella che era considerata l’estrema periferia della città: luoghi pubblici, ma anche spazi di privati cittadini che si sono generosamente prestati ad accogliere le opere. Sono luoghi magici, fonti di emozioni per la Hauser che, guidata da talento e ispirazione, ha disegnato un percorso denso di significato, carico di storie e di Storia.

I sipari saranno accessibili al pubblico da domenica 17 novembre 2019 a domenica 16 febbraio 2020, partendo dal MUSMA, dove si potrà ritirare una cartolina con l’elenco dei luoghi e la loro localizzazione.

 

Informazioni su Sandra Hauser

Nata in Baviera nel 1983, dopo la laurea in Arti Visive e Scultura presso l’Accademia di Monaco (dove suoi insegnanti sono Hans Op de Beeck e Stephan Huber), Sandra Hauser ha intrapreso un percorso artistico che spazia dalla video – arte alla performance, dalla fotografia, al disegno alla scultura, alla pittura. Un’eterogeneità di mezzi che la porta a esplorare le emozioni e i drammi dell’uomo attraverso un linguaggio concettuale. Nella sua pratica artistica sono importanti correnti quali il dilettantismo universale e il realismo soggettivo.

Nel 2011 è stata ospite della classe di scultura di Gregor Schneider alla Universität der Künste di Berlino.

In occasione della personale Sometimes I come, Sometimes I go, but Which is Which, I Don’t Know……Sometimes I am, Sometimes I’m Not, But Which is Which, I Forgot alla Kunstverein di Rosenheim, nel 2014, è stato pubblicato il suo primo catalogo personale con una borsa di studio del ministero della Baviera per arte, scienze e cultura, il sostegno della LfA Förderbank Bayern e della Deutsche Bank.

Ricordiamo la sua ultima personale (2018/2019) Mein Schwein! alla Galerie Sandra Bürgel a Berlino e la Residenza Wunderkammern al Museo Dhondt-Dhaenens di Sint-Martens-Latem.

Vive e lavora tra Monaco e Berlino.

 

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