Domenica 31 agosto 2025, alle ore 18:00, il Museo del Comunismo e della Resistenza di Matera presenta lo spettacolo musicale e di recitazione “Popoli d’Italia“. L’evento si terrà nella suggestiva cornice della Terrazza della Fondazione “Le Monacelle”, in via Riscatto 9.
Lo spettacolo, a cura dell’ensemble artistico “Sempre a Sud” e interpretato da Dina Caprara (voce e chitarra) e Leonardo Treccosta (voce e chitarra), è un viaggio straordinario attraverso i canti popolari. Un racconto che dà voce agli sfruttati e ai “dimenticati” dalla storia ufficiale, coloro che hanno subito repressioni ed emarginazione ma che sono uniti dal desiderio di giustizia, diritti e uguaglianza.
Dalle idee della Rivoluzione Francese a quelle della Rivoluzione Russa, lo spettacolo ripercorre le lotte di donne e uomini che, con le loro ribellioni, hanno scritto la storia nascosta dell’Italia. Sarà un’ora e mezza di musica e parole per riscoprire le vicende di contadini, operai, ribelli e giovani che sono stati i veri protagonisti del cambiamento.
Questo evento conclude i due appuntamenti promossi dal Museo con Dina Caprara, il cui programma sarà inaugurato dall’incontro del 30 agosto.
Informazioni pratiche
L’ingresso allo spettacolo è libero e non è necessaria la prenotazione, fino a esaurimento posti.
Per ulteriori informazioni, puoi contattare il Museo del Comunismo e della Resistenza tramite email all’indirizzo franculli71@yahoo.it o su WhatsApp al numero 3312378862.

Popoli d’Italia – Racconto dalla parte dei popoli
C’è storia e storia, quella del potere o dei vincitori e quella dalla parte dei popoli. Noi abbiamo scelto quella che dà voce agli sfruttati ed emarginati. Una storia di soprusi ma anche di ribellione e di riscatto.
Nel nostro spettacolo raccontiamo e cantiamo l’Italia divisa, occupata dallo straniero, ma anche la ricerca dell’unità, contraddittoria e difficile, dal 1848 ad oggi, ispirata alla rivoluzione francese e alla rivoluzione d’Ottobre.
Storie di donne e uomini accomunate dalla stessa voglia di un futuro di giustizia, diritti ed uguaglianza.
Ci abbiamo messo tanto a fare l’Italia e c’è costata tanto soprattutto al Sud (che ha pagato un prezzo sproporzionato in risorse ed emigrazione). Ci è costata tanto la Democrazia nata sulle ceneri del fascismo.
Niente era scontato, è stato un percorso tortuoso e anche contraddittorio in cui si sono scontrate idee, aspirazioni, entusiasmi giovanili, ideali e bisogni primari di sussistenza.
Ogni canto è accompagnato da una breve lettura:
- “La Marsigliese / l’Internazionale”
- “Procurade ‘e moderare”
- “Maremma amara”
- “Oh Venezia tu sei la più bella”
- “La Repubblica Romana”
- “Il canto dei carbonari”
- “Va pensiero”
- “Vinni cû vinni e c’è lu triculuri”
- “Arrivaru i cammisi”
- “Il naufragio della nave Sirio”
- “Briganti se more”
- “Se Chanto”
- “Il feroce monarchico Bava”
- “La rileggenda del Piave”
- “Canto allo scugnizzu”
- “Bella ciao”
- “Bella Giuditta”
- Medley anni ‘70 (“Contessa”, “Cara moglie”, “8 ore”, “Reparti della Fiat”)
- “I treni per Reggio Calabria”
- “Sebben che siamo donne”
- “Eppure soffia”



