Dal 18 giugno al 10 luglio 2022, lo spazio culturale Momart Gallery di Matera ospita la mostra collettiva Graffiti Matera 2022, a cura di Monica Palumbo, direttrice del Momart. In esposizione, le opere di un gruppo di giovani artisti che negli anni si sono occupati di writing e arte urbana: sono Sario De Nola, Antonio Poe, StencilNoire, Nekos, Eight & Tanti ed Elkemi.
La mostra rimarrà sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero.
La mostra, patrocinata dal Comune di Matera e sostenuta dallo sponsor I Tre Portali di Matera, propone un percorso espositivo che vuole avvicinare il contemporaneo all’antico, mettendo in relazione la varietà cromatica dai toni forti e vivaci del mondo urbano e delle periferie con la monocromia dello spazio che lo ospita, ai piedi dell’incantevole chiesa della Madonna dell’Idris.
Durante la giornata inaugurale, in programma il 18 giugno alle ore 18, gli artisti si cimenteranno nella realizzazione di happening e live painting a più mani, alla presenza del pubblico, sul piazzale esterno adiacente al Momart Gallery. Verranno presentati video di tag e opere realizzate nel mondo urbano.
Presentazione della mostra – Testo di Monica Palumbo
Il “Graffitismo” (da graffiti, termine originariamente spregiativo usato per identificare un movimento che preferisce definirsi “Aerosol art ” o “Writing “), è una manifestazione sociale e culturale che nasce a Philadelphia nella seconda metà degli anni ’60 per stabilirsi ed evolversi in seguito a New York.
Il contesto cui vogliamo riferirci oggi, tuttavia, non è quello della grande metropoli statunitense, ma quello di un centro storico antichissimo e unico nelle sue caratteristiche geomorfologiche: Matera.
Nel mezzo dei due famosi “sassi” che compongono il borgo primordiale della città, uno spazio ipogeo singolare, una galleria d’arte contemporanea che nasce in una grotta, apre le porte alle nuove espressioni e visioni attuali di artisti che operano nel territorio, ma anche ad artisti provenienti da tutto il mondo.
La mostra GRAFFITI MATERA 2022 dà l’avvio a una nuova programmazione della Momart Gallery che dirigo da diversi anni, per la stagione estiva del 2022, e lo fa con un’esposizione inedita sul tema dell’arte urbana, con artisti che operano ancora oggi in modalità illegale e libera per le strade delle nostre città, soprattutto nella vicina Puglia.
Con questa esposizione ritengo fondamentale portare a Matera, città priva di una sua storia nel writing e nell’arte di strada, una relazione e un dialogo tra il mondo suburbano delle periferie e l’antico del luogo che la ospiterà, facendolo con i colori forti e vivaci delle opere tratte dal mondo dei graffiti in uno spazio ancestrale come quello sito nel cuore del luogo più antico al mondo.
Già negli anni ’80, i graffiti a New York furono oggetto di interesse da parte di alcune gallerie come ad esempio la famosa “Fashion Moda”, mentre in Italia, la prima esposizione dedicata al movimento ebbe luogo presso la Galleria “La Medusa” a Roma con la mostra The Fabulous Five nel dicembre 1979. Questo fornisce una riflessione su cosa rappresenta il writing e come il movimento si sia rapportato con il sistema dell’arte in un periodo in cui il fenomeno non era ancora maturo, ma durante il quale furono poste le basi per quelli che saranno gli sviluppi futuri.
Oggi il Sud Italia rimane ancora un territorio arido di gallerie che si occupano di writing e arte urbana e di chi continua a esprimersi all’oscuro delle periferie. Spesso la visibilità di questi fenomeni è segnata dalla quantità di muri che questi artisti riescono a realizzare, non solo in modo illegale, ma soprattutto grazie alle possibili commissioni su grandi formati attraverso il sostegno di enti o aziende private.
Gli artisti proposti sono sette, ognuno dei quali con il proprio genere e con una tematica unica che li differenzia gli uni dagli altri. Sono artisti provenienti da paesi e città limitrofe dei territori di Taranto e della Valle D’Itria, del barese e della provincia materana.
Molti di loro svolgono altri lavori, tanti si dedicano alla professione della Tattoo Art, unendo le due passioni e portando avanti la ricerca parallela del writing come il caso di Pierfrancesco Eight, brindisino di nascita, che riscontra consensi nel writing internazionale, grazie anche a numerose collaborazioni con personaggi e artisti di grande fama e insieme con la sua compagna Francesca Pentasuglia ma con nome d’arte Tanti (di origine materana ma oramai barese di adozione), lavorano presso lo studio Macko Tattoo Shop di Monopoli con importanti risultati artistici e con un seguito di followers notevoli anche su Istagram.
Antonio Poe, lucano che vive e lavora a Pisticci, paese della provincia materana, dopo i suoi studi accademici presso la città di Lecce, ha incontrato, durante il suo percorso formativo, il collettivo South Italy Street Art, guidato dall’artista e streetartist ChekosArt (già presente a Matera con il lavoro dei murales e con la partecipazione alla mostra STREETART MATERA 2019 presso il Momart Gallery) e avviato al mondo dell’arte urbana. La realizzazione dell’intervento artistico per l’importante azienda di liquori Amaro Lucano e l’avvio dello studio di grafica calligrafica, hanno posto le basi per la fondazione a Pisticci dello studio Cubicaletters che ospita “La Casa della Cultura Lettere Cubitali”, luogo di organizzazione e realizzazione di mostre e corsi di fumetto e calligrafia.
Dello stesso collettivo leccese fanno parte i due artisti nativi della provincia tarantina, Elkemi e StencilNoire, che ne è coofondatore. Entrambi sono specializzati nella tecnica dello stencil a multilivelli: il primo, di Castellaneta, concentra la sua attenzione sui volti dei bambini e su soggetti di etnie diverse, usando le scale cromatiche del rosso e del giallo, colori del sole del sud e della sua terra di origine, e riprende nelle sue riproduzioni motivi tratti dai disegni dell’uncinetto, tecnica di artigianato che tanto ricorda l’identità storico popolare del nostro territorio; il secondo, di Massafra, prende spunto per i suoi lavori dalle problematiche socio-culturali-ambientali e divulga i suoi “pensieri artistici” con una produzione seriale di stickers “attaccandoli ovunque lui si trovi”, azione riconosciuta degli artisti di strada.
Sario De Nola, altamurano di origine, porta avanti la sua ricerca di writer in modo parallelo a quello dell’arte, nella sua accezione di astrattismo è libera dai tradizionali codici dei graffiti. A New York si dedica completamente alla sua produzione artistica esponendo nelle più importanti gallerie di arte urbana.
Gianfranco Leo Nekos sviluppa invece le sue tag con grandi evoluzioni grafiche e calligrafiche, anche con una speciale maestria digitale. Alcuni dei suoi lavori sono stati pubblicati per Monokrome Books UK nel “Graffiti Blackbook Confidential”, nel “Style is the message International Sketch Compilation -Volume 2” di ArtiEksi del 2019 e “AMAZING DAY BOOK by MR.WANY”.
Una mostra a firma della Momart Gallery di Matera che vuole riportare quel bisogno primordiale che gli uomini hanno sempre avuto, di poter lasciare un segno sui muri dall’arte preistorica ad oggi nel mondo delle periferie urbane, come quelli ritrovati nelle grotte di Altamira, qui a Matera uno dei luoghi più antichi al mondo, l’arte dei graffiti ritorna nel sul luogo d’origine, una galleria (luogo comune per mostre d’arte contemporanee) ma in una spazio-grotta.