Quando
Dal 20 settembre al 22 ottobre 2019
Dove
Museo per la Fotografia “Pino Settanni”
Orari
Da martedì a domenica: 10:00 – 13:00 | 16:00 – 20:00
Lunedì chiusa
Ingresso
Libero
Foto: Marco Longari
Nell’ambito del progetto Visions from Europe, progetto internazionale promosso dall’organizzazione Matera European Photography, Matera Diffusa, Canon Europe e Fondazione Matera-Basilicata 2019, dal 20 settembre al 22 ottobre 2019 il Museo per la Fotografia “Pino Settanni” ospiterà la mostra fotografica Visions From Europe – A photographic tribute to Matera Basilicata 2019.
La mostra, che sarà inaugurata il 20 settembre alle ore 19:30, promuove una visione originale e contemporanea di Matera e della Basilicata attraverso lo sguardo di 56 fotografi Europei. Un docente e uno studente per ognuna delle 28 scuole di fotografia dalle 28 nazioni Europee invitate, sono stati ospitati in Basilicata per una residenza artistica tra aprile e luglio 2019, durante la quale ognuno di loro ha realizzato una personale produzione di immagini fotografiche, alimentando il corpo della ricerca iconografica atta a celebrare Matera, Capitale della Cultura 2019.
Le 56 residenze artistiche sono state sviluppate nell’arco di tre mesi e ha prodotto migliaia di immagini. Una prima selezione è stata fatta dagli stessi autori mentre i due curatori, Francis Kohn e Cosmo Laera, hanno successivamente selezionato le opere che compongono la mostra e che saranno donate all’Archivio della Città di Matera.
Alcune informazioni sul progetto Visions From Europe
Strutturato in due fasi, il progetto Visions From Europe ha visto la realizzazione di vari incontri pubblici con diversi autori, che hanno presentato la loro attività di ricerca e di produzione fotografica. Matera European Photography, organizzazione che mira a diventare un punto di riferimento solido e valido per la circolazione e la crescita della cultura della fotografia, ha realizzato Visions from Europe grazie al sostanziale contributo di Canon Europe (che ha supportato il progetto dal disegno alla realizzazione), degli studenti e dei docenti coinvolti, nonché all’indispensabile sostegno della Fondazione Matera Basilicata 2019 e del partner Matera Diffusa che ha facilitato la realizzazione di questa straordinaria iniziativa.
“Visions from Europe – sottolinea Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 – è un progetto importante del programma culturale di Matera 2019 e generoso perché regala alla nostra comunità una mostra unica nel suo genere. I 28 grandi fotografi arrivati a Matera da 28 Stati, espressione delle diversità europee, raccontano con straordinarie immagini e attraverso i loro giovani allievi – qui e ora, nella capitale europea della cultura – la società contemporanea con le sue sfumature, le sue contraddizioni, le sue potenzialità. Un progetto molto articolato nel suo complesso e che ha trovato la sua centralità negli incontri con i fotografi locali. Una bella opportunità di confronto con le grandi firme di quest’arte. Autori che nei talk hanno trasferito la loro esperienza, i segreti della loro ricerca, pratiche ed esperienze delle scuole di fotografia dell’intero continente. Non sono quindi rituali i ringraziamenti che voglio rivolgere a Canon, che ha voluto portare a Matera l’Europa della fotografia, al direttore artistico del progetto Cosmo Laera e ai partner lucani, Matera European Photography e Matera Diffusa, che hanno confermato la qualità e il protagonismo della scena culturale e creativa lucana.”
Una lettura internazionale della nostra città
L’uso del linguaggio fotografico contemporaneo e la contestuale lettura internazionale della città sono il perno su cui si è realizzata una iconografia di ricerca e sperimentazione formale, di adeguata rilevanza sociale. Nell’ottica della valorizzazione e testimonianza del progetto, è in fase di realizzazione una monografia che verrà distribuita nelle nazioni partecipanti attraverso le università e le scuole coinvolte. Oltre le opere esposte, il volume raccoglierà contributi da parte di Mario Calabresi, Giovanna Calvenzi, dei due curatori, Françis Kohn e Cosmo Laera e altri autori.