Dal 27 luglio al 9 agosto 2024 lo Studio Arti Visive di Matera ospita la mostra collettiva “Percorsi“, con opere di 9 artisti che utilizzano linguaggi espressivi diversi (scultura, pittura, fotografia, scenografia). La mostra è visitabile tutti i giorni dalle ore 18.00 alle ore 21.00.
Gli artisti in mostra
Gli artisti Ettore Altieri, Emma Archer, Antonio D’Annunzio, Antonio Di Campli, Carla Di Pardo, Paolo Dongu, Claudio Gaspari, Lello Muzio, Davide Scutece possono vantare, singolarmente presi, un’esperienza almeno trentennale nel campo artistico. Fanno parte del Gruppo Inclusioni, un sodalizio di recente formazione ma che ha al proprio attivo già diverse partecipazioni a mostre collettive in luoghi di rilevante interesse artistico e culturale.
Le parole di Elena La Morgia, curatrice della mostra
“In questa mostra – come scrive nel testo critico Elena La Morgia – ci si rende subito conto che la varietà dei linguaggi e delle ricerche individuali amplifica la forza dell’immagine artistica: intesa, questa, in generale come soglia tra il modo di vedere dell’artista e quello di ciascun osservatore, verso lo svelamento della verità dell’artista.
Ogni artista infatti si presenta in modo assolutamente originale, mostrando un segmento del proprio iter poetico, spesso come artefice di antica memoria nella relatività di ricerche assolutamente contemporanee che nulla più devono alla mimesis del reale.
Per questa strada si comprende profondamente il senso della mostra “Percorsi”, che offre un caleidoscopico spaccato del contemporaneo fare artistico, indugiando con grande sapienza sul concetto di opera.
Nove fra pittori, scultori, una scenografa e un fotografo, con altrettanti mondi della visione artistica, che si ritrovano nel confronto arte-vita senza dimenticare di guardare alla storia dell’arte e suggerire, col proprio fare vario e ricco, quell’idea di “grande officina” con cui il grande André Chastel definì l’arte italiana del Quattrocento.
Così Matera, storica “città dei Sassi” e contemporanea “città della cultura”, diventa sede ideale di una moderna officina inclusiva in cui gli artisti – artefici si soffermano sulla raffinatezza tecnica e sulla sintesi formale”.