Mercoledì 15 Marzo 2023, alle ore 19.30, il TAM – Tower Art Museum ospita la presentazione del libro “Interregno. Iconografie del XXI secolo“: per l’occasione, sarà presente l’autore, Mattia Salvia.
All’evento, organizzato in collaborazione con Atomico Fest e Casa Netural, si può accedere gratuitamente e fino ad esaurimento posti.
Sinossi del libro
Di seguito potete leggere la sinossi del libro (che è possibile acquistare sia durante l’evento che si terrà al TAM sia dal sito dell’editore):
Governi nazionali che si combattono a suon di meme, colpi di Stato in diretta YouTube, diplomazia dello shitposting, estremisti stragisti che trollano su Reddit, bovini a cui vengono applicati visori VR per aumentare la produzione di latte, disastri ambientali che diventano virali su Instagram e TikTok, «covfefe»… L’era in cui viviamo è diventata talmente assurda, grottesca, incomprensibile, da non poter più essere reale: l’unica spiegazione possibile è che siamo entrati in una «timeline sbagliata» – una sorta di linea temporale alternativa a quella «giusta» in cui le cose vanno come devono andare.
E invece la timeline sbagliata è proprio la realtà nella quale siamo immersi: nessuna allucinazione, nessun brutto sogno da cui un giorno finalmente ci sveglieremo.
In questo saggio al contempo surreale e terrificante, nato dal progetto di culto Iconografie del XXI secolo, Mattia Salvia spazia tra geopolitica e internet studies, filosofia dell’estetica e cronaca internazionale, per restituirci il ritratto di un mondo oramai fuori di senno, in cui persino le peggiori crisi globali vengono seppellite da un sinistro LOL.
Breve bio di Mattia Salvia
Nato a Milano nel 1990, Mattia Salvia si è laureato in Filosofia con una tesi di Storia del pensiero politico contemporaneo. Dal 2014 al 2018 è stato editor di VICE Italia, mentre dal 2019 è Politics Editor di Rolling Stone Italia. Sempre dal 2019 gestisce Iconografie/Centro Studi sul XXI secolo, rivista – di cui è editor – e progetto Instagram dedicato allo spirito del tempo presente visto con gli occhi di uno storico del futuro per capire cosa resterà del momento in cui viviamo. Ha anche scritto per testate come Il Venerdì di Repubblica, Esquire, Wired e per le riviste americane Popula e The Baffler.