Palazzo Lanfranchi ospita due mostre che omaggiano il mondo del cinema e del fumetto: “Diabolik: Enigma al Museo di Palazzo Lanfranchi” e “Il mio nome è Renato Casaro“.
Conosciamo i dettagli di entrambe le mostre.
Diabolik: Enigma al Museo di Palazzo Lanfranchi
Nato dal genio creativo delle sorelle Angela e Luciana Giussani, Diabolik rappresenta uno dei fumetti italiani di maggior successo, tanto da aver varcato i confini nazionali e temporali, durando fino ai giorni nostri.
Il primo film “Diabolik” dei Manetti Bros. è liberamente ispirato al terzo episodio della saga uscito nel 1963, nel quale era narrato il primo incontro tra Eva Kant e Diabolik. Non una lineare trasposizione dalle tavole a fumetti al cinema, ma un’interpretazione arricchita di nuove scene, ambientazioni e dialoghi, che ha quindi meritato, a sua volta, di diventare una storia a fumetti chiudendo così un perfetto cerchio e passando dalla carta alla pellicola e dalla pellicola alla carta.
Il Matera Film Festival, in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera e la casa editrice Astorina, celebra il fumetto con un’esposizione delle tavole originali del Graphic Novel tratto dal film dei Manetti Bros.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al 31 Marzo 2023.
Il mio nome è Renato Casaro
La mostra “Il mio nome è Renato Casaro” nasce dalla collaborazione tra il Museo Nazionale di Matera, la Direzione regionale Musei Veneto, l’Associazione Tapirulan e il Matera Film Festival ed è curata da Chiara Matteazzi e Fabio Toninelli.
Casaro costituisce il nesso tra le due mostre perché fu l’autore del manifesto del film Diabolik di Mario Bava girato nel 1968 e per questa occasione l’artista ha riproposto una nuova versione di quel mitico bozzetto originario andato perduto. Renato Casaro è considerato uno dei più importanti, influenti e innovativi cartellonisti cinematografici italiani. Ha realizzato, nel corso della sua lunga carriera migliaia di opere dedicate alla settima arte, divenendo molto popolare anche all’estero. Ha lavorato con i più grandi registi del mondo quali Quentin Tarantino, Bernardo Bertolucci, Sergio Leone, James Cameroon, David Lynch
La mostra allestita a Palazzo Lanfranchi celebra Casaro con l’esposizione di 100 opere tra originali e manifesti realizzati dagli anni ’50 ad oggi.
“Il mio nome è Renato Casaro“, assieme al catalogo, è una mostra concepita come un percorso espositivo attraverso cui il visitatore/lettore è accompagnato da Casaro in persona nella storia della sua arte e della sua attività professionale. Il racconto, vivacizzato anche dal ricorso all’aneddoto, si incrocia con levità e piacere a temi quali il rapporto fra l’artista e la committenza, tra i processi della creazione artistica e i ritmi e le strategie industriali, le nuove tecnologie, l’evoluzione del gusto del pubblico.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al 31 marzo 2022.