Nuova residenza artistica al MUSMA con Giovanni Gaggia

Il tempo se ne va - Residenza artistica di Giovanni Gaggia al MUSMA

Le riaperture dei musei hanno ridato linfa alla voglia di sorprendere e stupire dei gestori dei musei materani.

Un bellissimo segno di ripresa arriva dal MUSMA: il Museo della Scultura Contemporanea di Matera, infatti, riparte da una nuova, importante, residenza artistica.

Dal 28 maggio al 4 giugno 2021 l’artista Giovanni Gaggia sarà ospite del museo per dare vita al progetto Il tempo se ne va, che prenderà le forme di una performance, in programma a luglio 2021. La performance, a sua volta, condurrà alla personale di Gaggia prevista al MUSMA a ottobre 2021.

Il tempo se ne va

Il tempo se ne va è la prosecuzione di un percorso iniziato dall’artista con la cooperativa Synchronos, gestore del MUSMA, nel 2020, attraverso il laboratorio COMPLEX APARTMENT, svoltosi con gli alunni dell’indirizzo Audiovisivo e multimediale del Liceo Artistico di Acquaviva delle Fonti, durante il primo lockdown, all’interno di un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro. L’artista, con i curatori Tommaso Evangelista e Simona Spinella, ha seguito i ragazzi in diversi incontri da remoto, arrivando a costruire un vero e proprio “condominio virtuale“.

Quando è partito il primo streaming”, ha raccontato Gaggia in un’intervista a Evangelista su Espoarte, “lo schermo del computer mi è apparso come un condominio e gli studenti, mano mano che si collegavano, sembrava come se aprissero le finestre delle loro camere. Ho pensato che quello fosse l’istante che andava analizzato. Un determinato spazio e la necessità di guardare fuori da esso“.

Uno degli scatti realizzati dagli alunni durante il laboratorio è entrato a far parte dell’opera donata da Gaggia come foto simbolo della XVI Giornata del Contemporaneo del MUSMA, quando AMACI, diversamente rispetto agli anni passati, ha chiesto a ogni museo della sua rete di scegliere un artista per la realizzazione dell’immagine guida del 2020.

Il tempo se ne va, titolo tratto dal testo di Adriano Celentano e scelto dall’artista perché particolarmente in linea con questo momento storico è dunque la prosecuzione di un cammino iniziato da tempo da Giovanni Gaggia insieme alla cooperativa Synchronos.

Il tempo se ne va - Residenza artistica di Giovanni Gaggia al MUSMA
Il tempo se ne va – Residenza artistica di Giovanni Gaggia al MUSMA

Il MUSMA diventa lo studio dell’artista

Dal 28 maggio 2021 il MUSMA diventerà lo studio dell’artista, il quale, durante i giorni di residenza, progetterà con il danzatore Paolo Rosini, la performance in programma a luglio: un’azione di danza contemporanea con la collaborazione della comunità materana e il prezioso contributo del designer Fabrizio Bonvicini.

La riflessione sul tempo, sulla memoria, sul corpo e sulla sua interazione nello spazio condiviso, punti cardine della ricerca artistica di Gaggia, caratterizzeranno anche la costruzione e la realizzazione de Il tempo se ne va.

I musei, secondo l’artista, devono acquisire una nuova veste, una sorta di cambio di destinazione d’uso, come a divenire nuovi spazi vitali e pulsanti.
Linea pienamente condivisa dalla cooperativa Synchronos, che ormai da tempo, nella sua gestione museale, mira alla realizzazione di un museo “fluido”, aperto alle connessioni e al dialogo con la comunità, un museo come “spazio sociale”, in cui il visitatore sperimenta e percepisce una riconfigurazione del linguaggio espositivo. 

Biografia di Giovanni Gaggia

Giovanni Gaggia nasce a Pergola (1977) dove vive e lavora. Nel 2008 fonda Casa Sponge, luogo di accoglienza e rifugio di artisti. Nel 2016 pubblica il libro “Inventarium”, presentato in molte istituzioni italiane.

Ha partecipato a mostre personali, collettive, progetti di residenza e conferenze su tematiche sociali e politiche.

Le sue performance sono state presentate in teatri, gallerie e festival. Nel 2019 apre con una performance il padiglione di Beverly Pepper, collaterale della 58ª Biennale di Venezia.

Nel 2020 inizia con il MUSMA il laboratorio COMPLEX APARTMENT; per lo stesso museo realizzerà l’opera “Stanze complesse” immagine scelta per la XVI giornata del contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Una della quattro cover di ESPOARTE 110 per festeggiare i vent’anni della rivista è a lui dedicata.

Dal 2021 il Museo Tattile Statale Omero di Ancona ospita in permanenza un suo progetto a più voci dal titolo QUELLO CHE DOVEVA ACCADERE: ovvero l’arte come memoria civile.

É in uscita per la collana Effusioni di Gusto, Maretti editore, “Chef Mauro Uliassi incontra/meets Giovanni Gaggia“.

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