Progetto Genesi, un viaggio fra popoli e culture

Home Is Where You Leave Your Belt di Monica Bonvicini, opera esposta presso Casa Noha - Foto: FAI

Testi e immagini a cura di Marcella Bruno. Nella foto in alto, gentilmente concessa dal FAI, l’opera Home Is Where You Leave Your Belt di Monica Bonvicini, esposta presso Casa Noha.

Marzo ha portato a Matera una mostra da non lasciarsi assolutamente sfuggire e il consiglio è di andarci con sguardo, anima e cuore preparati perché racchiude opere d’arte di straordinaria potenza: si chiama Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani ed è allestita in due sedi, ovvero al Museo Nazionale – Palazzo Lanfranchi e a Casa Noha, Bene del FAI.

L’esposizione, che accoglie artisti di tutto il mondo che hanno affrontato, con sguardo eterogeneo, il tema dei diritti umani, risulta tanto più attuale vista la concomitanza con i drammatici eventi della guerra in Ucraina.

La storica dell’arte Ilaria Bernardi, brava e attenta curatrice della mostra, ha scelto alcune delle opere della Collezione Genesi, curata da Clarice Pecori Giraldi e voluta dall’Associazione Genesi, fondata nel 2020 da Letizia Moratti.

Un momento dell'inaugurazione della mostra Progetto Genesi a Matera
Un momento dell’inaugurazione della mostra Progetto Genesi a Matera

Opere eterogenee e artisti di differenti epoche storiche

Dipinti, collage, installazioni video, fotografie, sculture, raccontano i sentimenti più nobili, quali coraggio, amore, passione, determinazione, attraverso temi di grande attualità: dal razzismo alle dittature, dalla condizione femminile alla questione climatica.
Sono artisti di differenti epoche storiche e Paesi del mondo, che spesso hanno vissuto in prima persona le lotte, le persecuzioni e i tragici eventi narrati.

Tra i 23 lavori esposti c’è, per esempio, Becoming (2015), un’installazione di Morteza Ahmadvand (Khorramabad, Iran, 1981), che in tre video rappresenta i simboli del cristianesimo, dell’ebraismo e dell’islamismo, per incoraggiarne la convivenza; o la fortissima No Pasara (2008) di Leila Alaoui (Parigi, Francia, 1982 – Ougadougou, Burkina Faso, 2016) in cui due giovani marocchini guardano verso il futuro, in piedi su un cumulo di macerie.

La caratteristica comune a molti di questi lavori è, infatti, quella di intravedere, in mezzo a macerie, dolore e distruzione, una speranza, come accade per esempio anche con Omelia Contadina (2019) di JR (Parigi, Francia, 1983), una gigantografia in cui è rappresentato un contadino in una fossa, testimonianza delle lotte in cui i contadini sono impegnati ogni giorno per difendere i propri territori dalle monocolture intensive. In questo caso il messaggio di speranza sta nella metafora del lavoratore seppellito nella terra il quale, nel contempo, è come un seme destinato a generare nuova vita.

Embrace (1995) di Alfredo Jaar (Santiago del Cile, Cile, 1956) è un altro tenero invito all’amore: due ragazzi si abbracciano dopo il terribile massacro avvenuto in Ruanda nel 1994.

L’artista ucraina Zhanna Kadyrova (Brovary, Ucraina, 1981) ha realizzato la delicata Made in Brazil Series #6 (2014), un abito – scultura fatto di piastrelle raccolte da edifici distrutti in Brasile: un omaggio all’eredità del passato come base per il futuro.



Progetto Genesi, un viaggio fra popoli e culture

Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani è uno straordinario viaggio tra popoli e culture; cattura, commuove e accompagna il visitatore in una catarsi liberatoria.

È una mostra itinerante per la forte connotazione educativa voluta dalla curatrice, la quale ha voluto dare l’idea di un museo che si avvicina ai cittadini, una collezione aperta alla comunità e al più ampio numero di persone possibile, portatrice del valore metaforico di andare incontro a chi arriva, ai migranti.

La mostra ha già fatto tappa a Varese e ad Assisi e, dopo Matera, si sposterà ad Agrigento, tutte città patrimonio UNESCO e, all’interno delle quali, beni del FAI ospitano una delle opere della collezione.



Le inaugurazioni, inoltre, si sono svolte e si svolgeranno in concomitanza di Giornate Internazionali indette dall’ONU per la difesa dei diritti umani. A Varese era il 21/09, Giornata della Pace, ad Assisi il 18/12, Giornata dei Migranti, a Matera l’8/3, Giornata della Donna, ad Agrigento il 5/6 Giornata dell’Ambiente: “L’Arte – ha affermato la curatrice – si fa così “Ambasciatrice dei diritti umani“.

È dunque un’esposizione ricca di simbologia che mira, attraverso l’arte contemporanea, a dare al pubblico gli strumenti per comprendere la complessità del mondo e la meraviglia della diversità.

Il catalogo della mostra Progetto Genesi donatoci dagli organizzatori in occasione della nostra visita
Il catalogo della mostra Progetto Genesi donatoci dagli organizzatori in occasione della nostra visita

Workshop e visite guidate per studenti e famiglie

A questo scopo, per tutta la durata della mostra (aperta fino al 27 maggio 2022), sarà possibile partecipare a workshop e visite guidate partecipate gratuite, che coinvolgeranno attivamente studenti e famiglie.

È inoltre possibile scaricare un’app per leggere i testi di approfondimento sulle opere e ascoltare podcast in cui i volontari Fai Ponte tra Culture descrivono le suggestioni derivate dai lavori esposti.

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